Dimensioni, solidità e velocità sono 3 elementi indispensabili per uninterfaccia di memorizzazione che sia destinata allutilizzo in ambiente enterprise. In un server, o in una workstation, è infatti indispensabile garantire continuità del servizio anche con carichi di lavoro particolarmente gravosi, cercando di bilanciare sia capacità di archiviazione che prestazioni velocistiche.
Molto spesso in questi ambiti si utilizzano configurazioni Raid complesse, cercando di privilegiare sia ridondanza dei dati che prestazioni velocistiche. Un esempio pratico, spesso utilizzato anche in server rack a 1 unità, è quello delle configurazioni Raid 10, con le quali si abbinano 4 hard disk operanti in parallelo: vengono create due coppie di hard disk in Raid 1, quindi con mirror dei dati, e queste coppie vengono a loro volta messe in uno striping, cioè in Raid 0, così da avere un incremento prestazionale tangibile soprattutto con letture e scritture sequenziali.
Seagate ha annunciato la disponibilità della propria meccanica Barracuda ES.2 con una capienza massima sino a 1 Terabyte di dati, dotata di interfaccia Serial Attached SCSI o SAS. Questa soluzione è certificata da Seagate per lutilizzo specifico in ambiente enterprise; il produttore dichiara un Mean Time Between Failure, indicatore del tempo medio che trascorre prima che un guasto possa verificarsi, pari a 1,2 milioni di ore con un utilizzo continuativo per 24 ore, 7 giorni su 7.
Tra le restanti caratteristiche di questa nuova meccanica segnaliamo i piatti con velocità di rotazione di 7.200 giri al minuto, un tempo di accesso pari a 8,5 millisecondi e capacità che è variabile da 500 Gbytes, 750 Gbytes oppure 1 Terabyte a seconda del modello. Seagate completa le caratteristiche tecniche di questi hard disk con una garanzia di 5 anni, allineata quindi ai valori di Mean Time Between Failure.